Nasce l’abbigliamento e l’abbigliamento nasce per esigenza. Ci si inizia a coprire per ripararsi dal freddo e dal caldo; il freddo della neve e del ghiaccio dell’inverno, ed il caldo torrido del deserto.la moda comincia da lì. Naturalmente non come la si concepisce oggi. La moda non è solo abbigliamento, ma è costume, è un modo di vivere è società. Spesso dall’esigenza nasce una moda.La moda è passeggera, cambia con l’evolversi di comportamenti, con l’evolversi della storia, per questo affermo che l’abbigliamento è una conseguenza; lo specchio della società in cui viviamo.
Giorgio Armani
Giorgio Armani è lo stilista più pagato al mondo, con un patrimonio netto di oltre 9 miliardi di dollari. «Spesso mi dico: perché mai io che sono nato a Piacenza dovrei finire nel jet set a Monte Carlo? A Piacenza ho lasciato i miei amici».
«Sono stati anni di sacrifici e fatica. Non avevo più tempo per me. Spesso mi ritrovavo a
piangere disperato alle 11 di sera, in fabbrica, dove ero rimasto solo tra migliaia di metri di stoffa. Andavo su e giù da Milano a Biella con la mia macchinetta di quinta mano nella nebbia e nella neve». Ma l’affermazione non tarda ad arrivare: «Correva l’anno 1979 e fui insignito a New York del Neiman Marcus Award. Negli stessi giorni Saks Fifth Avenue organizzò un trunk show della mia collezione. Ebbene, quella che doveva essere una piccola sfilata riservata a un ristretto gruppo di clienti affezionati si trasformò in un evento ripetuto per più giorni. Fu l’inizio del mio successo», ha raccontato Armani.
DONATELLA VERSACE
GIANNI VERSACE
Donatella Versace,laureata in Lingue all'Università di Firenze, entra nel mondo della moda durante gli anni ottanta, quando il fratello Gianni le affida la direzione del noto marchio Versace Versus. Nel luglio 1998, un anno dopo la morte del fratello, Donatella disegna la sua prima linea moda Versace.
Prima che nel 2018 Versace fosse venduta a Michael Kors per 2 miliardi di euro, il suo titolo era vice presidente del gruppo e azionista per il 20% dell'intero patrimonio. Il fratello, Santo Versace, ne possedeva il 30%, mentre la figlia, Allegra Versace (nata dal matrimonio col modello Paul Beck) era proprietaria del 50% del patrimonio, percentuale acquisita dopo la morte dello zio Gianni, fondatore della maison. Oggi Donatella rimane capo progettista della linea di moda e assieme al fratello Santo e alla figlia Allegra possiede azioni della casa di moda per un ammontare di circa 200 milioni di euro.
Elisabetta è la grande donna dietro il noto marchio di successo che porta il suo nome. Tutto ha inizio nell’atelier che apre nel 1995, quando insieme ad una collega apre un laboratorio chiamato “Le complici”.Nel 1998, apre un’azienda tutta sua e dopo pochi anni diventa un brand conosciutissimo in tutta Italia con nome di Celyn B,non solo finanziario- di Sabatino Cennamo, un imprenditore di 20 anni più grande, che non smetterà mai di credere in lei.
Compiuto studi di grafica e nel 1981 avvia il suo sodalizio professionale con l'allora compagno di vita Domenico Dolce, con il quale nel 1984 apre uno studio di consulenza stilistica. L'anno successivo Dolce e Gabbana presentano la loro prima collezione moda a Milano. Il successo ottenuto dai due stilisti rende il marchio uno dei più celebri nel campo della moda, al punto che nel 2004 vengono nominati nell'ambito degli Elle Style Award come migliori designer internazionali.
La donna non poté occuparsi personalmente dei bambini e i due maschi, Lucien e Alphonse, vennero quindi mandati a lavorare presso un'azienda agricola. Le tre sorelline Chanel, invece, furono affidate alle suore della congregazione del Sacro Cuore, presso l'orfanotrofio di Aubazie. Nelle collezioni di Chanel si può percepire l'influenza degli anni di vita monacale. Come fa notare Karen Karbo, le suore hanno ispirato in Mademoiselle l'«amore per il bianco ed il nero» e l'«austerità Come scrive Karen Karbo nel suo libro, «lo stile rivoluzionario di Coco Chanel» sembrava essere «una risposta istintiva al fatto che non s'integrava con la gente cool di Royallieu». Al castello alloggiava anche l'altra amante di Balsan, Emilienne D'Alençon, che lo lasciò presto per un fantino. Balsan era un appassionato di cavalli e di corse, perciò Chanel si ritrovò a passare le sue giornate nelle stalle dei purosangue del suo amante.La donna non poté occuparsi personalmente dei bambini e i due maschi, Lucien e Alphonse, vennero quindi mandati a lavorare presso un'azienda agricola. Le tre sorelline Chanel, invece, furono affidate alle suore della congregazione del Sacro Cuore, presso l'orfanotrofio di Aubazie. Nelle collezioni di Chanel si può percepire l'influenza degli anni di vita monacale. Come fa notare Karen Karbo, le suore hanno ispirato in Mademoiselle l'«amore per il bianco ed il nero» e l'«austerità»
Nato a Firenze nel 1881 da un artigiano toscano, nei primi anni del 1900, Gucci quando lavorava al Hotel Savoy di Londra viene ispirato dagli eleganti bagagli di HJ Cave & Sons, decide di ritornare a Firenze dove ha iniziato a vendere articoli di valigeria, guanti e pelletteria.Nel 1921 fonda la famosa azienda Gucci. Inizia sin da subito ad avere un ottimo successo che portò i migliori artigiani di quel tempo a lavorare per la sua azienda. Nel 1938, Gucci fondò un'altra sede a Roma e ben presto la sua attività individuale si trasformò in attività di famiglia quando i figli si unirono a lui.
BY.
CARMELA AURICCHIO